Mi chiamo Matteo Oleggini. Mi piace scrivere e mi definisco “un artigiano della scrittura“: nel mio lavoro cerco di fare in modo che mani, mente e cuore possano lavorare all’unisono.
Dopo alcuni anni di attività quale indipendente (o precario di lusso), da gennaio 2012 lavoro per l’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese (ERSL), con gradi di occupazione che sono cambiati nel corso degli anni, attualmente all’80%.
In questi mesi mi sto preparando al pensionamento: al 50% da fine ottobre e al 100% da inizio marzo.
La scrittura è sempre una componente importante del mio lavoro e resta la mia passione. A partire dalla scrittura intendo costruire i progetti che, nei prossimi mesi, affiancheranno il mio «lavoro» di nonno di Nora, Gianna, Ariele e Leda.
Da qualche mese ho scoperto i podcast e grazie a «Le parole per farlo» di Annamaria Anelli (che trovate su Storytel) quella che mi sembra essere la mia nuova frontiera: la generatività in tutte le sue quattro fasi. In particolare mi piacerebbe collaborare e accompagnare (cioè «prendermi cura») di progetti di giovani imprenditori o artisti per poi «lasciarli andare» al loro successo.
Mi piace la precisazione – utilissima – di non essere “un uomo di marketing”. Non ho nulla contro chi fa questo mestiere e lo sa fare bene, ma non amo i camuffamenti che molti di loro usano per infilarsi dappertutto!
Buone festività e complimenti per il bel titolo del tuo blog!
Cristina
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